Foeniculum vulgare. Questo è il nome scientifico del finocchietto, una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Ombrellifere.
Nasce spontaneamente soprattutto nelle regioni mediterranee e lungo le coste. Non è raro trovare vaste estensioni nella campagna incolta dove le piante sono più aromatiche: si è colpiti dal colore dorato della sommità e basta avvicinarsi per essere avvolti dal suo profumo piccante.
Insieme all’origano è l’aroma simbolo della gastronomia siciliana.
È un’ottima pianta da usare in cucina sia per le proprietà benefiche che per l’aroma che conferisce alle pietanze. Ogni piccola parte del finocchietto è apprezzata per il forte aroma ed il caratteristico sapore: vengono usate le foglie, i fiori e i semi. In realtà quelli che vengono definiti semi di finocchietto selvatico sono i frutti del finocchietto che vengono raccolti a fine estate o in autunno. Le foglie si raccolgono in primavera quando sono molto tenere e vengono utilizzate fresche, mentre i fiori si raccolgono nel periodo compreso tra agosto e la prima metà di settembre quando sono ben aperti, possono essere utilizzati freschi o essiccati in quest’ultimo caso lontano dai raggi diretti del sole che farebbero evaporare gli oli essenziali.
I semi di finocchietto selvatico essiccati sono una spezia dal sapore piuttosto dolce, ricordano quello dell’anice. Vengono utilizzati in cucina per arricchire il sapore di molti piatti e come ingrediente per la preparazione di pane, grissini e crackers. Sono ottimi da usare per le preparazioni al forno, alla brace o alla griglia. I semi di finocchio vengono usati in Sicilia per aromatizzare le salsicce, in generale sono ottimi per aromatizzare altre carni saporite quali quelle ovine e l’anatra. Le foglie del finocchietto selvatico vengono usate fresche ed hanno un aroma meno deciso dei semi. Si sposano bene con i piatti di pasta: in Sicilia sono uno degli ingredienti fondamentali per la preparazione della “pasta con le sarde”.
Le proprietà benefiche sono molteplici, tanto da essere una pianta ampiamente usata nell’antichità.
È simbolo di longevità, coraggio e forza: veniva consumato dai gladiatori che si cingevano anche la testa. Una volta gli osti facevano assaggiare il vino offrendolo ai clienti insieme a biscotti con finocchio, il cui aroma migliora il sapore del vino e ne copre i difetti: da qui deriva il significato del termine ancora oggi usato “infinocchiare”.
Le proprietà del finocchietto selvatico che spiccano maggiormente sono quelle stimolanti e digestive, ma ha anche proprietà antispasmodiche e carminative, in quanto favorisce l’espulsione dei gas intestinali. I semi più grandi sono usati nelle tisane ed hanno la funzione di combattere il gonfiore del ventre, di disintossicare il fegato e sono un formidabile antinfiammatorio per l’intestino. La sua proprietà antisettica porta i semi ad essere utilizzati per impacchi su palpebre infiammate, come infuso per sciacqui e gargarismi al fine di eliminare l’alito cattivo.
NOI RACCOGLIAMO E LAVORIAMO A MANO I SEMI DI FINOCCHIETTO. VI PROPONIAMO I SEMI DI FINOCCHIETTO CHE ABBIAMO POSTO IN VASI DI VETRO A CHIUSURA ERMETICA PER PRESERVARNE L’AROMA E VI CONSIGLIAMO DI CONSERVARLO AL RIPARO DALLA LUCE DEL SOLE PER MANTENERNE VIVO IL COLORE.
LO PROPONIAMO NEI SEGUENTI FORMATI:
- Semi di Finocchietto selvatico in vasetti da 15 gr.